diff --git a/content/blog/2020-05-07-comunicato_pandemia_di_tecno_assoluzionismo_e_di_come_la_tecnologia_non_ci_salvera.md b/content/blog/2020-05-07-comunicato_pandemia_di_tecno_assoluzionismo_e_di_come_la_tecnologia_non_ci_salvera.md new file mode 100644 index 0000000..7dfe84a --- /dev/null +++ b/content/blog/2020-05-07-comunicato_pandemia_di_tecno_assoluzionismo_e_di_come_la_tecnologia_non_ci_salvera.md @@ -0,0 +1,213 @@ +Title: Pandemia - Di tecno-assoluzionismo e di come la tecnologia non ci salverà +Category: comunicato +Date: 2020-05-07 +Tags: pandemia +Slug: 2020-05-07-comunicato-pandemia-di_tecno_assoluzionismo_e_di_come_la_tecnologia_non_ci_salvera + + +# Pandemia. Di tecno-assoluzionismo e di come la tecnologia non ci salverà + +In questi mesi abbiamo dovuto lavorare molto di più: sembra buffo, visto che +eravamo a casa. Nel frattempo tante cose sono successe su internet e, con +l'avvicinarsi di un "dopo" incerto, vorremmo dire la nostra sperando che queste +riflessioni servano ad aprire una discussione. O almeno chiarire un poco alcune +vicende fondamentali di queste lunghe giornate. + +Se c'è qualcosa che l'hacking ci ha insegnato è che la tecnologia è un terreno +di dominio e come tale va scardinato. Oggi la soluzione tecnica viene +sbandierata come panacea, semplice, accessibile, ma è pura propaganda. + +La tecnica asservita al potere economico e politico sembra avere il diritto di +parlare di tutto, proponendo soluzioni che vanno dalla sanità, alla formazione, +alla gestione dei flussi di persone, ma parla sempre da una posizione +disincarnata, senza l'esperienza diretta delle problematiche e delle risorse +fondamentali da preservare. Questo tipo di approccio alla tecnica è per noi +tossico e l'hacking continuerà a voler sollevare queste contraddizioni con i +suoi strumenti. + +## La premessa + +Le istituzioni hanno scelto di avere fin da subito un atteggiamento +paternalista, con l'obiettivo di scaricare il pesante impatto del virus sulla +"popolazione indisciplinata" che non rispetta i dettami della quarantena. Come +se la limitatissima capacità di intervento non fosse dovuta alle condizioni +critiche della sanità pubblica, stremata da anni di tagli, aziendalizzazioni su +base regionale, privatizzazioni, accorpamenti e scelte sbagliate. + +Invece di assumersi le responsabilità di una strategia che ha privilegiato i +grandi centri nevralgici ospedalieri (grandi centri che da soli sotto pressione +non avrebbero retto) a discapito di una sanità diffusa sul territorio, nelle +comunicazioni ufficiali abbiamo assistito sgomenti all'elezione quotidiana di +nemici pubblici, inviduati in categorie finora impensabili: il runner, il +genitore con passeggino, il ciclista. + +Si sono lasciate sole le persone anziane nelle RSA o nelle loro case, +incrociando le dita perché non si presentassero negli ospedali, nascoste sotto a +un grande tappeto mentre il problema del contenimento del virus veniva +trasformato, con atteggiamento ottuso e punitivo, nel contenimento/isolamento +della popolazione. + +In cima a tutto questo spesso si è preferito dar seguito alla volontà di +confindustria e di molte aziende di tenere aperti i luoghi di lavoro a tutti i +costi, senza procedure di protezione verificate ed efficaci, sviando +l'attenzione grazie ad un'insostenibile retorica di guerra (il personale +medico-sanitario come "eroi in prima linea") a giustificazione dell'esistenza +della carne da cannone in corsia e nelle fabbriche così come in trincea. Il +costo del sacrificio è caduto sulle persone più vulnerabili. + +## Tecno-buzzword e Covid-19 + +La prassi sanitaria è stata opportunamente confusa con la norma legislativa, +attivando spesso un completo nonsense. Si è operato uno spostamento del +problema: dal contenimento del virus si è passati ad un sistema di infrazioni da +sanzionare, traslando così l'attenzione su quest'ultimo (il runner come arma di +distrazione di massa). Di nuovo, si prende un problema complesso e lo si riduce +a uno collegato, ma più semplice, illudendosi e lasciando intendere che il +secondo sia equivalente e risolva il primo. Si fa strada il sillogismo per cui +contrastare il virus significa sorvegliare le persone che zuzzurellano in qua e +in là. A questo si aggiunge la più classica politica delle buzzword (parole +tecniche, usate spesso in modo improprio per impressionare/influenzare chi +ascolta con termini "alla moda"). Ci troviamo di fronte a un proliferare di +"tecno-buzzword": buzzword che presentano strumenti tecnologici come panacea di +tutti i mali. Questa è una forma di tecno-soluzionismo che non risolve realmente +i problemi e apre a una serie di ulteriori contraddizioni e criticitá. + +## Tecno-buzzword 1: drone + +Prendiamo un esempio: i droni. L'Enac ha dovuto effettuare una serie di +concessioni sull'utilizzo di questi giocattolini, perché i sindaci italiani più +"smart" avevano iniziato ad autorizzarne l'uso in autonomia. L'ente ministeriale +ha dunque in fretta e furia liberato l'uso di droni nei controlli legati alle +ordinanze covid, prima fino al 3 aprile, poi nella paranoia generalizzata +dell'apocalittico weekend di pasquetta, l'ha rinnovata fino al 18 maggio. + +L'utilizzo propagandistico, per quanto inquietante, di questi oggetti volanti è +chiaro: l'autorizzazione prevede la presenza di chi pilota sul posto, non in +remoto, e la guida a linea di vista; i droni possono solo segnalare la presenza +di persone da controllare, il materiale video registrato deve essere rimosso +dopo il controllo e le infrazioni contestate sul momento. I controlli con droni +sono stati effettuati in luoghi semi deserti, fluviali o marittimi. A conti +fatti sembra più un divertissement per non annoiarsi in quarantena, visto che +praticamente un vigile con un binocolo da 20 euro avrebbe avuto lo stesso +effetto. Il salto di qualità avverrebbe con la guida da remoto e la +registrazione ed elaborazione automatica delle immagini. Ricordiamocelo bene e +non lasciamoci distrarre quando inevitabilmente qualcuno cercherà di far passare +inosservato qualche "temporaneo aggiustamento alla normativa", magari per far +fronte ad un'altra "emergenza". Attualmente però i droni funzionano solo da +generico spauracchio, utile a terrorizzare le persone, o da spot per sindaci +sceriffi col pallino dell'innovazione in cerca di visibilità e consenso. + +## Tecno-buzzword 2: app di tracciamento contatti + +*Altro esempio: la app per tracciare i contatti.* + +Non ci sembra interessante disquisire se il tracciamento avvenga con la +collaborazione degli operatori telefonici, o come sembra essere stato scelto, +con il bluetooth e le app sviluppate da google ed apple. La pre-condizione per +questa fantomatica fase due è il ripristino di una sanità pubblica di +prossimità, colpevomente smantellata da scelte di governo bipartisan e risorsa +imprescindibile per contenere la pandemia. Servono assunzioni, formazione, +presìdi medici diffusi sui territori, capacità di analisi: eppure non se ne +sente parlare. Se non ci sono abbastanza laboratori d'analisi per fare un +tampone a una persona con la polmonite, se non c'è nessuna persona in grado di +andarglielo a fare a casa, se non ci si prende cura delle persone capillarmente, +a poco serviranno uno smartphone e una app. Al massimo una app segnerebbe un +numeretto, ma a leggere quel numeretto poi chi ci sarebbe? Più chiaramente: è +come costruire una casa a partire dalla porta, rifinirla di tutto punto con gli +intarsi e lo spioncino a fotocamera, e poi chiamare tutti e dire: "Ecco qui: la +porta è fatta secondo standard europei, è molto innovativa e rispettosissima +della vostra privacy". È normale che poi ti si chieda: "Ok, ma c'è solo la +porta. La casa dov'è?" La app trasla ancora il problema da una cosa difficile a +una facile: in due settimane la app la fai. Poi, tossendo, la apri sul cellulare +e scopri che non ha proprietà curative. + +Affrontare il discorso in termini di privacy e di tecnologie, è esattamente il +terreno su cui ci vogliono portare, per attuare il giochino dello spostamento +del problema e puntarci contro un'altra ennesima grande arma di distrazione di +massa. + +Non ci sono dubbi: preservare l'intimità digitale e la privacy è uno dei campi +di lotta di quest'epoca, il problema del controllo è connaturato al sistema in +cui viviamo e la raccolta massiva di dati è uno degli elementi fondamentali su +cui si basano abusi e repressione. Immediatamente però, alle attuali condizioni +e per contrastare la diffusione del virus qui e ora, un'app è semplicemente +inutile e chi utilizza le buzzword app o innovazione sta colpevolmente +contribuendo a sviare l'attenzione da quelle che sono le reali problematiche e a +deresponsabilizzare chi ha realmente causato questa catastrofe sanitaria. + +## Tecno-buzzword 3: DAD - didattica a distanza + +La didattica, nell'impossibilità di utilizzare piattaforme pubbliche, si è +frastagliata in mille rivoli e strumenti, pesando sulla buona volontà, +intraprendenza e connessione del corpo docente che, lasciato alla propria +iniziativa individuale, si getta a spegnere l'incendio che divampa grazie al +vuoto sociale. Navigando tra un google, zoom, teams, whatsapp, skype, facebook, +youtube, nella consapevolezza che l'esperienza didattica non sia riducibile +esclusivamente all'erogazione di contenuti. + +Al netto di tutti i ragionamenti vi è la (banale?) constatazione che la +didattica a distanza non può essere sostitutiva e considerata equivalente della +didattica in presenza, sopratutto per la fascia di età 6-18 e che il motivo per +cui è stata imposta sono le carenze strutturali delle scuole che, disorganizzate +e sovraffollate, non permettono la didattica in aula opportunamente distanziati. + +Quindi si torna di nuovo alla questione principale: i problemi materiali si +spostano nel digitale, ma il digitale non può risolverli. + +La scuola, nel vuoto del pensiero e delle risorse strategiche, è stata di fatto +consegnata in toto alle grosse piattaforme commerciali. Ancora una volta, il +meccanismo è il solito: di fronte a una scuola trasformata in azienda, svilita, +dove mancano i soldi anche per il sapone, che andrebbe ripensata e riorganizzata +con affetto, ci si affida al presunto potere taumaturgico della tecnologia. Non +si può pensare che questa scelta non avrà ripercussioni sul futuro. Né si può +pensare che sia una scelta ovvia ed automatica, con buona pace di tutti i +discorsi sul free software nella pubblica amministrazione, che si fanno da +praticamente 20 anni. + +Salvo poi scoprire che la tecnologia non è così accessibile, ma è invece +ulteriore fonte di diseguaglianza sociale. Perchè possiamo fare finta che non +sia vero che molte persone facciano teledidattica con i giga del proprio +cellulare, che il territorio italiano sia fatto di paesini sperduti e +nient'affatto connessi, che sfavillanti e velocissimi computer non siano affatto +in ogni casa, però, per l'appunto, stiamo facendo finta. + +Quella che era già una tendenza problematica (una scuola fatta di didattica +frontale e di valutazioni basate sulla quantificazione) rischia ora di diventare +la norma perché "siamo in emergenza". L'emergenza di oggi porta al pettine i +nodi problematici della società che abitiamo. Lo stato di crisi è strutturale e +rende evidenti vulnerabilità preesistenti che non si possono risolvere normando +l'emergenza ma solo in un processo di profondo cambiamento. + +## Una tecno-buzzword non ci salverá + +Amiamo gli enigmi e non ci spaventano le complessità dei problemi. Quello che +temiamo sono le false piste e gli specchietti per le allodole. Ciò che stiamo +vedendo, e subendo, in questi giorni, non è altro che l'esasperata +manifestazione di una serie di nodi che vengono al pettine e nessuna bacchetta +magica smart basterà a scioglierli. + +Quando la politica parla di tecnologia, spesso lo fa per sviare l'attenzione +dalle ingiustizie e problematiche sociali a cui ci chiede di +rassegnarci. Consapevoli che ogni piccolo spazio di libertà sacrificato non +verrà restituito ma dovrà essere duramente riconquistato, quando la parola +chiave è "emergenza" è ancora piu' importante svelare i meccanismi nascosti e +leggere oltre la propaganda. + +Dobbiamo mantenere la concentrazione, scrollarci di dosso il ruolo di gregge e +ritrovare quello di comunità pensante, ricordarci ogni buzzword che è stata +utilizzata sulla nostra pelle, scartarla e continuare a guardare dritto davanti, +al cuore del problema. + +* Av.A.Na. +* Avvisi Ai Naviganti +* Ifdo Hacklab fiorentino +* HacklabBo +* underscore hacklab Torino +* Unit hacklab Milano +* Associazione Culturale "Verde Binario" Freaknet +* Medialab Poetry Hacklab +* MSAck Hacklab +* Fablab Genova +* ChthuluLab Milano +* e altre individualità hacker e cyberpunk +