diff --git a/content/blog/2022-03-13-antifafest.md b/content/blog/2022-03-13-antifafest.md
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+Title: Contributo Antifa Fest 4.0 - ZAM
+Slug: 2022-03-13-contributo-antifafest
+Date: 2022-03-09
+Category: comunicato
+Tags: antifa, zam, internet, hacker
+
+![logo-bitume]({static}/images/logo2-bitume.png)
+
+**Mercoledì 23 febbraio 2022, dallo studio radio di ZAM**
+
+[podcast feed](https://rssbridge.degenerazione.xyz/?action=display&bridge=AutoPodcaster&url=https%3A%2F%2Funit.abbiamoundominio.org%2Ffeeds%2Ffeed.bitume-podcast.atom.xml&format=Atom)
+
+[precedenti puntate]({tag}bitume-podcast)
+
+[bitume homepage]({filename}/pages/bitume.md)
+
+
+
+# Internet come strumento del fascismo e del capitale
+
+Se il fascismo, in una delle sue molte manifestazioni, è irregimentamento,
+propaganda, controllo e repressione, allora internet come lo sperimentiamo
+adesso è perfettamente funzionale al fascismo moderno.
+
+Partiamo dal nostro manifesto[^manifesto]: "*Pensiamo che la tecnologia non sia
+neutra, che Internet possa diventare anche un formidabile strumento di
+oppressione*".
+
+[^manifesto]:
+
+L'idea che internet fosse uno strumento a tutto tondo positivo non ci era mai
+passata per la testa. Non siamo vittime né di: "tecno-ottimismo" e né di:
+"tecno-soluzionismo". Sappiamo infatti che tutti gli strumenti di comunicazione
+di massa, storicamente, sono stati usati dalle dittature prima di (a volte)
+essere restituiti alla comunità: Cinema, Radio, Televisione, oggi l'Internet.
+
+Per quanto la rete si presenti (e venga venduta) come uno strumento orizzontale,
+che permette la comunicazione tra persone in modo diretto, non possiamo non
+renderci conto della menzogna: l'accesso alla rete avviene in maniera mediata e
+chi media è tutt'altro che neutrale.
+
+L'accesso ad internet avviene attraverso grandi piattaforme di comunicazione (i
+social). Per comunicare su tali piattaforme si deve sottostare alle regole di
+chi quelle piattaforme ha creato e controlla. Ci sono vari aspetti di questa
+intermediazione che sono problematici e sono tutti funzionali al fine ultimo
+delle piattaforme: fare profitto.
+
+## Un mondo di pubblicità
+
+Il modo principale in cui queste piattaforme fanno profitto è quello di
+sottoporre i propri utenti ad un bombardamento costante di pubblicità.
+
+Pubblicità che ha finalità non solo commerciali ma anche di fabbricazione del consenso.
+
+## La profilazione
+
+Per vendere a più caro prezzo questa pubblicità, e perché l'efficacia di questa
+azione sia maggiore, queste piattaforme commerciali raccolgono una gran quantità
+di dati sugli utenti, in modo da categorizzarli meglio (profilazione);
+violandone costantemente l'intimità: la traduzione più corretta dell'inglese:
+"privacy".
+
+## Il nuovo oro è la nostra attenzione (e il nostro tempo)
+
+Per vendere più pubblicità, è interesse di queste piattaforme che gli utenti
+trascorrano più tempo possibile su di esse.
+
+Ciò viene raggiunto in vari modi. Uno è di favorire un senso di angoscia[^FOMO]
+nel momento in cui l'utente è assente, suggerendo costantemente che le
+interazioni su queste piattaforme debbano essere sincroniche, che avvengono in
+tempo reale e senza pause tra le reazioni di chi vi prende parte.
+
+Un altro modo è premiare la propagazione di contenuti il più possibile
+stupefacenti, ma non per forza interessanti, in modo da catturare il più
+possibile l'attenzione di chi transita.
+
+[^FOMO]: Fear Of Missing Out - Paura di perdersi qualcosa.
+
+## La polarizzazione dentro la bolla
+
+Ci sono due conseguenze principali a questo tipo di dinamiche da dipendenza
+indotta: la polarizzazione del discorso pubblico[^1] e la creazione di bolle.
+
+Se ogni perdita di interesse nei contenuti veicolati dalla piattaforma è perdita
+di profitto per questa, allora non importa con quale argomento l'utente viene
+inchiodato allo schermo: tutto vale purché la pubblicità continui a scorrere
+davanti ai suoi occhi. Questo ha portato sempre di più all'esasperazione dei
+toni di chi produce contenuti, in un meccanismo auto alimentato in cui chi
+produce il contenuto più controverso, e quindi più cliccato, viene premiato
+dalla piattaforma, la quale in questo modo guadagna di più[^2].
+
+Un altro fenomeno tipico delle piattaforme, che sembra in controtendenza
+rispetto al precedente ma è invece uno degli ingredienti, è quello della
+bolla. Ogni utente vive in una bolla comunicativa, composta dalle sue
+connessioni: i suoi amici, i profili che segue e i canali a cui è
+iscritt*. Questa bolla si crea quasi sempre per affinità: di classe, di
+posizioni politiche, lavorative, di interessi. Non è solo un fenomeno spontaneo:
+viene favorito o indotto dall'algoritmo di suggerimento di contenuti della
+piattaforma. Lo scopo è di non presentare all'utente contenuti troppo distanti o
+incomprensibili, in modo da non spaventarlo o scoraggiarlo e farlo rimanere
+ancora di più all'interno del recinto della piattaforma[^3].
+
+Ad esempio, recandoci su Youtube a cercare un video musicale, appena finito
+Youtube ne proporrà un altro e poi un altro ancora, all'infinito. Per la logica
+dell'algoritmo (privato e proprietario, di cui non si conosce la natura né il
+funzionamento) che decide quale nuovo video proporre in base alle mie precedenti
+ricerche, sarà opportuno mostrarmi un video più bizzarro e strano, qualcosa di
+estremo, in modo da tenere vivo l'interesse dell'utente e che non se ne vada.
+Se in ambito musicale, questo porterà a scoprire un raro video del famoso
+cantante che prova la famosa canzone seduto sul WC; lasciamo all'immaginazione
+di chi ci legge l'equivalente in termini di orientamento politico o sociale e
+comportamentale.
+
+[^1]: Va notato come tale discorso non è neanche davvero pubblico, in quanto per poter partecipare bisogna avere un account e nella maggior parte dei casi, anche per leggere bisogna essere registrat* sulla piattaforma.
+
+[^2]: Questa non vuole essere un'apologia alla moderazione, siamo anche noi fautrici di discorsi e posizioni tutt'altro che morigerati. Possiamo però notare come sempre più persone siano esposte a contenuti fascisti e nazisti per il solo scopo di ottenere più interazioni sulla piattaforma di turno.
+
+[^3]: Questo meccanismo, ampiamente studiato sia socialmente che psicologicamente, apre un varco al sistema a chi riesce abilmente a sfruttarlo per finalità propagandistiche. In questa: "falla" nascono alcuni fenomeni di estremizzazione del pensiero fascista che tendono ad accrescerne il consenso.
+
+## Lo strumento per chi?
+
+Se da un lato queste piattaforme assolvono alla richiesta genuina di tenerci in
+contatto con le persone, vicine o lontane, ci accorgiamo che sono sempre di più
+le arene della vita pubblica. E non sono, come una piazza, libere e di tutte, ma
+sono bensì società private, con dinamiche aziendali e soggette alle leggi di
+alcuni specifici Paesi e asservite ai loro interessi.
+
+Questi spazi virtuali sono sempre più strumentali al controllo, veicolo di
+messaggi di propaganda pro-sistema e nemici del discorso libero o
+sovversivo. Queste piattaforme tendono, grazie alla loro non neutralità della
+gestione, a creare e a manipolare il consenso per finalità che sono asservite a
+logiche di potere.
+
+## Sulla non neutralità della tecnologia
+
+La tecnologia non è neutrale, ma persegue gli interessi e i pregiudizi (il bias)
+di chi l'ha creata. E la tecnologia, o meglio l'apparato tecnologico è cresciuto
+indissolubilmente legato al capitalismo.
+
+La possibilità di usare tecnologie amichevoli, conviviali, non oppressive e non
+soggioganti; noi come Unit usiamo il termine: **liberanti**, esiste, ma in
+maniera sempre più limitata. Non è gratis, nel senso che richiede uno sforzo, e
+occorre educarsi all'uso. Come ad esempio occorre uno sforzo per non usare il
+supermercato, gentrificante, ed usare invece i piccoli negozi di quartiere. Ma
+il supermercato è sicuramente più conveniente e facile da usare.
+
+Crediamo sia utile praticare la capacità di scollegarsi, perché non è facile
+ragionare mentre si subisce un bombardamento di stimoli. E preferire quando
+possibile la comunicazione asincrona, come le email; a quella sincronica come la
+messaggistica istantanea. Per non essere schiacciat* sul presente e diventare
+massa.
+
+## Hackers
+
+Noi che scriviamo ci definiamo hacker, il termine è stato usato ed abusato e ci
+permetteremo dunque di chiarire cosa significa.
+
+Hacker[^FAQ] è colei, colui o colacaso che gode dello spirito dell'intelligenza
+giocosa, è curiosa, non ha paura di sporcarsi le mani per imparare, condivide le
+sue conoscenze e mette in discussione l'autorità. Insomma non ha a che fare per
+forza con l'uso di un computer ed essere hacker è un'attitudine, non una
+competenza. Ad esempio Hackmeeting definisce hacker: *"chi vuole gestirsi la
+vita come preferisce e sa s/battersi per farlo. Anche se non ha mai visto un
+computer in vita sua."*
+
+[^FAQ]:
+
+La pratica hacker è quella di aprire la scatola chiusa per vedere cosa c'è
+dentro. E a volte far fare, alle scatolette chiuse (anche in senso sociale e
+politico) cose diverse rispetto a quello per cui sono state programmate.
+
+Per questo facciamo pratica. Siamo un hacklab (lab sta per: laboratorio). La
+pratica di usare gli strumenti liberanti e liberi. Liberi come in: software
+libero, e non liberi come in: "open-washing".
+
+dal criptolibretto[^criptolibretto](unit hacklab, 2019):
+
+*Ci sembra che esistano elementi di base nell'uso delle reti e dei dispositivi
+che sono semplici azioni quotidiane, l'equivalente del lavarsi i denti. È
+fatica. Ma quando viene presentato un problema e al suggerimento di una
+eventuale soluzione viene risposto: "questa è sbatta", lo consideriamo il
+segnale che il problema era un altro. Ok, niente camici bianchi e no RTFM: (Read
+The Fine Manual), ma almeno la parte di come non prendere la scossa è meglio
+leggerla. Il problema non è tecnico, ma sociale. La tecnica non è un mezzo né
+una soluzione ai problemi portati dal capitalismo, oggi apparato tecnico e
+capitalismo sono una cosa sola. Se il problema è la repressione algoritmica,
+crittografare da soli non basta a liberarsi, perché si è liber@ solo quando le
+altre persone attorno a te sono libere. Crediamo nell'alfabetizzazione
+informatica e che si debba studiare la grammatica della questione tecnica, non
+perché tutt@ debbano essere programmator@, ma perché nessun@ sia schiav@.*
+
+[^criptolibretto]:
+
+Pelare aspetti della tecnologia permette solitamente di trovare, sotto,
+l'esercizio del potere. Noi facciamo pratica dell'attitudine hacker di "metterci
+le mani sopra" e naturalmente della: Condivisione di saperi senza fondare
+poteri.
+
+## Conclusioni
+
+Per concludere, secondo noi, la resistenza ai nuovi fascismi passerà (anche)
+attraverso la resistenza alle tecnologie oppressive o nocive, che dovremo essere
+in grado di riconoscere, attraverso la pratica e l'educazione, delle tecnologie
+e dei media.
+
+In forma tentativamente schematica, pensiamo che si possa riconoscere una tecnologia come oppressiva quando:
+
+- costringe a una connessione perpetua
+- trasforma le persone in clienti
+- crea una distanza tra virtuale e reale.
+
+
+Unit hacklab, 2022
+
+*Se hai pensato che c'era un modo migliore, avevi ragione*.
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Binary files /dev/null and b/content/media/2022-contributo-antifa_fest-pieghevole.pdf differ
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Binary files /dev/null and b/content/media/2022-contributo-antifa_fest.pdf differ